L'INVERSA CORRELAZIONE FRA MATERIE PRIME E DOLLAR INDEX!!!
INTERMARKET: Materie prime al collasso. E Dollaro USA sempre più forte (con la benedizione della deflazione) (ottimo articolo di intermaketandmore)
vi lascio alla sua analisi ma vi do un consiglio ...la discesa delle materie prime per Mercato Libero potrebbe essere dovuta a un MANTENIMENTO DEI PREZZI per chi le compra dall'europa e dal giappone.
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Infatti le economie da salvare oggi sono EUROPA E GIAPPONE. entrambe le economie sono basate sulla esportazione. Il dollaro forte e il remimbi forte le favoriscono . e le favoriscono ancor di piu' se pagano meno le materie prime. In pratica..l'azienda americana oggi soffre per la forza del dollaro la competizione degli altri paesi, ma paga meno le materie prime e mantiene la competitivita'.
gli europei hanno una maggiore competitivita' da cambio ma pagano le materie prime uguale a prima..
insomma il minor costo delle materie prime vuol dire bassa crescita economica..e va bene..ma in questo contesto permette anche UN MAGGIOR PROFITTO DA PARTE DELLE AZIENDE AMERICANE ED EUROPEE...tutto sommato non è terribile...
LASCIO A VOI QUANTO NELL'ARTICOLO PER POTER FARE UNA SERENA VALUTAZIONE.
Un elemento da monitorare con attenzione in questo ambito è sempre l’andamento delle materie prime in quanto, dal loro andamento, si capisce la forza dell’economia.
Andando a vedere l’andamento delle
commodity, qualche dubbio deve venirci. Questo è il grafico
dell’andamento di ferro, petrolio (Brent) oltre che l’indice composto di
tutte le materie prime.
Gli
analisti continuano però ad essere negativi sul settore. La ripresa in
Europa è lenta mentre come detto in passati post, la Cina non dovrebbe
centrare i target di crescita previsti (anche se i numeri raggiunti
saranno di tutto rispetto). Inoltre le scorte di petrolio sono aumentate
e il consumo dello stesso è sceso crescuito meno del previsto, mentre la produzione di soft commodity è ovunque da record.
Insomma, troppe materie prime, prezzi in discesa libera anche a causa della mancanza di domanda.
Insomma, troppe materie prime, prezzi in discesa libera anche a causa della mancanza di domanda.
Rapporto tra Materie Prime e Dollaro USA
Ma il fatto di avere commodity così a buon mercato, diventa importante per il mondo forex? Assolutamente si. Infatti in ambito INTERMARKET, c’è da sempre una correlazione inversa tra commodity e Dollaro Usa. Il motivo è semplice.
Le commodity sono quotate in USD. Se la
valuta USA si deprezza, a un paese importatore serviranno più dollari
per comprare la stessa quantità di materie prime e dunque i prezzi delle
stesse saliranno. Viceversa (come oggi) con commodity che crollano
avremo un dollaro più tonico. I rapporti tra l’andamento dei prezzi
delle commodity e l’andamento del dollaro sono, però, influenzati da
un’ampia gamma di fattori (dalle politiche commerciali dei vari paesi
alle politiche monetarie delle singole banche centrali), quindi un
legame troppo stretto fra dollaro USA e commodity sarà sempre da
ponderare con attenzione. Intanto però vi lascio questo grafico “da
meditazione”. E’ il Dollar Index confrontato con l’indice delle commodity. Direi che la correlazione inversa è nettissima.
Grafico Dollar Index vs Commodity
Un’ultima nota. Commodity in discesa sono amiche della deflazione. Ed ecco che per l’Eurozona, il quadro quadra.
L'INVERSA CORRELAZIONE FRA MATERIE PRIME E DOLLAR INDEX!!!
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1 commento:
Paolo queste sono le notizie che contano, ma sarà così o il mercato è pilotato? Nel breve va bene, ma potrebbe essere un fuoco di paglia.
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