STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


VOLETE UNA STERLINA D'ORO O UN KRUGERRARD IN REGALO? LEGGETE L'ARTICOLO: EQUITALIA ENTRA NEL CONTO CORRENTE IN ITALIA PER PIGNORARE I SOLDI ! GLI ITALIANI APRONO CONTI CORRENTI UFFICIALI IN SVIZZERA E SE NE FREGANO DI EQUITALIA

Equitalia senza scrupoli: entra nel conto corrente per pignorarti i soldi

L'ente usa le maniere forti: prelievo coatto di 10mila euro a un ingegnere che ha pagato la prima rata di un debito con un ritardo di soli tre giorni

LA SVIZZERA PUO' VENIRE IN  SOCCORSO DELLE PERSONE E DELLE AZIENDE CHE VOGLIONO PROTEGGERE I PROPRI RISPARMI DA APPROPRIAZONI AUTOMATICHE CHE POTREBBERO ANCHE RISULTARE SBAGLIATE E CHE POTREBBERO METTERE A REPENTAGLIO LA PROPRIA VITA O PEGGIO LA VITA ECONOMICA DELLE PROPRIA AZIENDA? DECISAMENTE SI!
INFATTI E' ASSOLUTAMENTE LEGALE AVERE UN CONTO CORRENTE IN SVIZZERA (FUORI EUROPA) DICHIARATO IN ITALIA. MA EQUITALIA PRIMA DI ARRIVARE A METTERE LE MANI SU QUEL CONTO...DEVE SGOBBARE E LA STRADA E' TUTTA IN SALITA..DANDO IL TEMPO AL RISPARMIATORE O ALL'AZIENDA DI CORRERE AI RIPARI. 

IL NOSTRO PARTNER IN SVIZZERA REGALA UNA STERLINA D'ORO A TUTTI COLORO CHE APRIRANNO UN NUOVO CONTO CORRENTE IN UNA BANCA SVIZZERA CHE FA PARTE DEL GRUPPO DI ACQUISTO   ML E DEPOSITERANNO RISPARMI MINIMI DI 500.000 EURO ENTRO IL 30 DI SETTEMBRE. (è una grande occasione che NOI ABBIAMO VOLUTO FORTEMENTE  in un momento in cui le banche in svizzera hanno perso tutta la clientela non dichiarata ...finita in giro per il mondo...o in cassette di sicurezza anonime..) SIAMO GLI UNICI CHE ABBIAMO QUESTA PARTICOLARE OCCASIONE.VALIDA SOLO PER NUOVI CLIENTI!
 
 PER RISPARMI SUPERIORI A 1 MILIONE DI EURO CHE ARRIVERANNO SUL CONTO PRESSO LA BANCA SVIZZERA ENTRO IL 30 DI SETTEMBRE IN REGALO CI SARA' UN KRUGGERARD

ALTRIMENTI ECCO LA STORIA CHE POTREBBE CAPITARVI SE RIMANETE IN UNA BANCA ITALIANA..LE CONFISCHE E GLI ESPROPRI CON LEGGI RETROATTIVE SONO ORAMAI LA NORMALITA'

Se si ritarda anche soltanto un giorno per pagare una rata all'Agenzia delle entrate SONO CAZZI ACIDI..La buona volontà non ha cittadinanza presso il fisco italiano.
Il pentimento non è previsto perché la macchina delle tasse comincia immediatamente a tritare il contribuente. Soprattutto se è un imprenditore, un artigiano, un professionista, cioè se appartiene alla galassia delle partite Iva. È il caso dell'ingegner Giuseppe Lucarini, titolare di uno studio di ingegneria civile ad Ancora al quale un temporeggiamento di poche ore è costato carissimo, nonostante 42 anni di libera professione senza macchie nei rapporti con l'erario.
«Nel 2010 - racconta - ho avuto difficoltà a pagare 10.212,15 euro di Iva». La crisi cominciava a farsi sentire pesantemente. Ma il professionista marchigiano non è un evasore, non intende sottrarsi agli obblighi con il fisco nonostante il momento difficile, e concorda con l'Agenzia delle entrate di rimborsare il debito a rate. Lucarini non cerca, né ottiene, sconti: «Il piano di rientro prevedeva 20 versamenti trimestrali in cinque anni di 556,89 euro ciascuno. Gli interessi complessivi ammontavano a 925,76 euro».
La prima rata scadeva il 19 ottobre 2012, un venerdì. Malauguratamente il pagamento è avvenuto lunedì 22. Siccome sabato e domenica non sono giornate lavorative, di fatto il ritardo è di un giorno appena. Tuttavia i ritardi con il fisco non sono peccati veniali. Sono colpe gravissime. «Avevo pagato la settima rata il 30 aprile scorso, come previsto. Pochi giorni dopo, il 26 maggio, l'Agenzia delle entrate mi notifica che ero decaduto dal beneficio della dilazione in quanto non avevo rispettato la prima scadenza». Nessuna considerazione per il fatto che il versamento fosse poi effettivamente avvenuto, non conta che tutte le rate seguenti fossero state onorate. Le Entrate hanno iscritto il debito a ruolo applicando alla lettera la legge che impone di calare la ghigliottina sul capo dei contribuenti ritardatari anche di poche ore.
All'ingegner Lucarini viene intimato di saldare l'intero debito entro 60 giorni dalla notifica. E già questo è un brutto colpo. L'altra sorpresa è la somma da versare, perché al debito residuo (7.274,93 euro) vengono aggiunti le sanzioni e gli interessi per «omesso, carente o tardivo versamento». «Ma quali interessi bisogna ancora pagare se la rateizzazione viene cancellata?», si domanda il professionista. Il totale fa 11.772,84 euro. Più o meno la cifra iniziale. I quasi 4.000 euro già sborsati non contano nulla. Un solo giorno di ritardo nel pagamento di una rata ha fatto lievitare il debito dagli iniziali 10.212,15 euro a circa 15.700 euro totali.
«Tramite il mio commercialista - protesta Lucarini - ho fatto presente che la somma richiesta era sbagliata e ho chiesto una sospensione, proponendo di concordare entro il 26 luglio un nuovo piano di rateazione. Invece sono finito nel girone dantesco dei dannati del fisco».
 La risposta dell'Agenzia delle entrate è stata secca: il ruolo era già stato trasmesso a Equitalia, cui tocca riscuotere la somma.
Ed ecco l'ultima beffa all'ingegnere di Ancona: «Il 25 luglio, senza preavviso, mi sono accorto che Equitalia, con un Rav, aveva prelevato direttamente dal mio conto fiscale la somma di 10.245,87 euro a saldo». Nel 2000 Lucarini aveva comunicato all'erario i dati del suo conto corrente per ottenere i rimborsi. Equitalia, interpellata dal Giornale , ha precisato che la delega bancaria comprendeva anche il pagamento delle somme iscritte a ruolo. Per cui, allo scadere dei 60 giorni della cartella, la banca ha versato i soldi all'ente di riscossione.
«Il cittadino è un suddito di questo Stato padrone - protesta Lucarini - cui i danari delle tasse vengono presi direttamente dal suo conto. Mi servivano per pagare gli stipendi di luglio, ora chiederò un prestito e pagherò, ma è fortissima l'invidia per gli evasori. Lo dice uno che finora ha regolarmente pagato dai 60mila agli 80mila euro annui di tasse». Per Equitalia non c'è stato alcun disguido.

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4 commenti:

Anonimo ha detto...

Spostare i soldi in Svizzera, o fuori UE, è ormai una questione di principio. Paolo incoraggia anche a chi non ha il risparmio minimo, dai 50k in su, per principio!

Anonimo ha detto...

... a proposito lo stipendio si può accreditare sulla tua banca? con quali costi?

ML ha detto...

lo stipendio ? certo che si, ma deve essere daccordo la tua azienda . la banca svizzera aderisce al circuito sepa quindi nessun costo aggiuntivo

Anonimo ha detto...

???non vedo complicazioni. Vai tranquillamente in Slovenia o in Austria (Svizzera non so) ,apri un conto legale di 1000 euro prendi una cassetta di sicurezza e ti comperi ...che so 50.000 euro in ducatini oro pagandoli TRANQUILLAMENTE in contanti ,e li depositi in cassetta:-)