STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


ITALIA :VIETATO RIMANERE!!!


propongo come lettura del sabato, quest'articolo di una amica lettrice,  rosalita88.

VI PREGO DI RIFLETTERE....SPECIE VOI CHE AVETE 50.000 O 70.000 EURO IN BANCA E AVETE UN LAVORO DA 1500-2000 EURO AL MESE...E SIETE SENZA PENSIONE E CON OSPEDALI SEMPRE PEGGIO... siete morti che camminano e questo governo vi ha UCCISO LA SPERANZA DI CRESCERE E DI MIGLIORARE IL VOSTRO TENORE DI VITA.  Siete obbligati a cambiare modo di essere e di vivere..forse ad andarvene...oppure a ridurre al lumicino ogni dignità di uomo ed essere pronti a essere via via SCHIAVI SCHIAVI SCHIAVI.
MERCATO LIBERO propone altre vie, la fuga dei risparmi, la delocalizzazione dei capitali e della vita, la ricerca della crescita....questo è un paese perdente...MANDATELO A FANCULO...
LA VITA E' UNA SOLA , NESSUNO DEVE SOFFRIRE PER PAGARE COLPE CHE SONO ALTRUI.
CHI NON REAGISCE E' UN ITALIOTA E IO NON LO VOGLIO IN QUESTO BLOG.

ecco la l'articolo


ITALIA: VIETATO FALLIRE
Scrivo queste righe per parlarvi della Silicon Valley, dove sono stata quest’estate, girando alcune delle aziende principali della zona per motivi di studio. E per iniziare vi do tre numeri interessanti, che sicuramente già conoscete (specialmente i primi due).
-L’Iphone 5 dovrebbe apportare al pil americano dell’ultimo trimestre un contributo compreso tra lo 0,25% e lo 0,5%. 
-Apple vale più del 100% della Borsa Italiana.

-Il prezzo medio di una casa a Palo Alto  è di 1,6 M di dollari.

Certo, la California rimane uno Stato sull’orlo del default, con un buco di bilancio di 16 miliardi di dollari e con fortissime disparità sociali. Per non parlare degli Stati Uniti e del loro mostruoso debito pubblico che potrebbe essere il prossimo Cigno Nero in agguato.
Ma quando vai lì ti dimentichi di tutto questo e vieni pervaso da un ottimismo e un entusiasmo verso il futuro che non ha eguali.

Poi torni in Italia, accendi la TV e ti ritrovi davanti quei patetici programmi che prima di partire riuscivi quasi a sopportare. Invece ora non ce la fai, e ti sembra di vivere in uno dei documentari in bianco e nero che la professoressa di storia ti costringeva a vedere alle medie.
 Ore e ore a parlare del nuovo fenomeno politico italiano, il comico che si riscopre politico ma è rimasto comico, ad indagare sugli intrecci interni del suo partito. Oppure, se sei ancora più sfortunata, ti ritrovi davanti un’enorme massa in movimento sullo schermo della tua tv, e scopri che si chiama Fiorito e che è il nuovo politico indagato di questa Italietta. E se sei a cena giustamente ti passa la fame.
Nelle settimane precedenti hai sentito parlare di sensori, parcheggi intelligenti, veicoli elettrici, televisioni connesse a Internet,... Hai visto l’entusiasmo di chi fa un lavoro che ama e che gli fa guadagnare anche un sacco di soldi (e lì l’importanza delle due cose viene nell’ordine in cui le ho scritte), e ti chiedi quando ti ricapiterà di vedere quello stesso entusiasmo in Italia.
Che cosa ci manca? Ci mancano le capacità, ci mancano le infrastrutture, ci mancano le idee. Ma tutto questo ci manca per una semplice ragione: quello che ci manca davvero è la cultura. 
In Silicon Valley se fallisci non sei un “fallito”, sei uno che la prossima volta forse ha più probabilità di farcela perché non commetterà lo stesso errore di uno che ancora non è fallito. In Italia, se fallisci sei un perdente, uno che sognava troppo, uno che faceva meglio a concentrare i suoi neuroni per trovare un lavoro a tempo indeterminato invece di perdere tempo. E soprattutto se fallisci sei fallito davvero, perché qui i soldi solitamente te li danno le banche, mica i venture capital. E così il risultato è che a volte non si fallisce, si continua a mandare avanti attività ormai senza futuro, a sussidiare realtà che non possono andare avanti... E non è un problema solo Italiano: vogliamo parlare della Grecia, di quanto sarebbe stato più semplice e indolore un fallimento nel 2010, invece di continuare a gettare soldi in un contenitore senza fondo??
Ma torniamo all’Italia, alla cultura che ci manca. In Italia se ci provi, se decidi di dedicare il tuo tempo a qualcosa che magari non ha futuro ma in cui tu credi, non sei guardato con simpatica ironia (almeno quello sarebbe ancora accettabile!)...no, diciamoci la verità: l’Italiano medio non accetta che qualcuno ci provi, e quindi lo invidia e spera che fallisca, forse perché segretamente vorrebbe essere come lui, ma non ne ha il coraggio. Se invece sei uno che passa gli esami, si laurea col massimo dei voti, trova un buon lavoro dove può andare tutti i giorni in ufficio in tailleur o giacca e cravatta, allora sì che sei a norma!
Ok, sto sparando a zero... Per fortuna c’è anche un’Italia di eccellenza, un’Italia di imprenditori illuminati, di start up ancora anonime ma con buone idee, di giovani che magari ancora non sanno esattamente quale sia il loro obiettivo, ma sanno sicuramente non è  passare la vita a riempire fogli Excel oppure, se mai faranno carriera, ad ordinare al prossimo di riempire fogli Excel. Ho conosciuto anche loro in California.
Ma dobbiamo darci una mossa!! Perché i grandi cervelli ormai se ne sono andati, i medi cervelli ci stanno pensando...e in Italia rischiano di rimanere solo i cervelli rimanenti!
 Ho incontrati dei cervelli della prima categoria...Ricercatori che fanno il post-doc a Stanford... Li ho sentiti dire che l’Italia gli manca, ma che non ci torneranno mai a vivere. E intanto anch’io, che penso di poter arrivare a essere un “medio cervello”, pensavo che forse forse non avevo tanta voglia di tornarci.
ROSALITA88


cara Rosalita 88, prima di tutto un GRAZIE dal profondo del cuore, per il tuo messaggio..mercato libero si batte da sempre contro l'italia che tu descrivi.
E aggiungerei anche che IN ITALIA l'ostilità arriva proprio dal GOVERNO (si proprio quello attuale e quello passato e quello precedente ancora).
TASSE, BUROCRAZIA, ACCISE, ASFISSIA, CONTROLLO, NESSUNA LIBERTA', MIGLIAIA DI LEGGI E LEGGINE...NESSUN RICONOSCMENTO DEL LAVORO E DELL'IMPEGNO.

Nell'articolo hai fatto un errore...IL TITOLO...l'italia non fallirà ...forse..everrà tenuta in vita...schiava del sistema e chi è al potere farà di tutto per rimanere impedendo ai giovani e a chi lavora con onestà e dedizione di EMERGERE..di aspirare a una vita migliore.

Il risultato è che l'Italia non fallirà..ma falliranno e falliscono gli italiani che rimangono...e prendono ogni giorno botte ...oramai si sono assuefatti, sono passati dall'auto alla bicicletta, presto passeranno dal prosciutto crudo alla mortadella, e PRADA O GUCCI non sanno piu' neanche cosa sono e vanno al mercato a vestirsi...
gente che riduce il proprio tenore di vita e non reagisce...GENTE CHE NON CAPISCE CHE NON E' COLPA SUA MA DEL GOVERNO E DEL SISTEMA e che se si vuole cambiare..non resta che andarsene in Silicon valley e in altri  mille posti al mondo...
NOI A NOVEMBRE ANDIAMO A DUBAI, UNA CITT'A NATA NEL PIENO DESERTO, MA DOVE GLI AFFARI CORRONO VELOCI, IL REDDITO DA LAVORO NON VIENE TASSATO ..altro posto da preferire a quest'ITALIA

IN ITALIA cara ROSALITA......E' VIETATO RIMANERE


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19 commenti:

TataElisa ha detto...

L'Italia, paese senza speranza. L'unica soluzione e' andarsene ed il più in fretta possibile! Sono semplicemente schifata.

Spero di conoscerti presto cara Rosalita! E spero di conoscere presto TANTE Rosalite.

Ciao a tutti
la Tata

Nick ha detto...

L'Italia è una merda ma gli USA non sono questo paradiso...e poi sinceramente l'unica cultura che vedo da loro è quella dello shopping per gadget inutili (l'Iphone 5 ne è un esempio lampante)

Anonimo ha detto...

Ben detto Nick.
Tutti smanettoni schiavi di questo ultracostoso IPhone che di valore in se' sono meno di 100 dollari, tutto il resto lo regali all'azienda che ingrassa grazie al suo marketing tarato sui pecoroni
Uno smart phone o un tablet per quanto sofisticati non reggiungeranno mai le capacita' di un pc, sono dei bei giocattoli da esibire e i pecoroni sono felici perche' gongolano quando gli altri li guardano smanettare
Stesso discorso per Prada o Gucci. Tempo fa ho visto un documentario in Tv, la giornalista ha ritracciato il percorso di produzione di una borsa targata Gucci a 450 euro in un negozio a 5 stelle in centro a Milano. Ebbene, prezzo di vendita finale della stessa borsa dalla fabbrica a Gucci 24 euro! Allucinante!
Diamoci una calmata con questo consumismo sfrenato del menga, si sopravvive benissimo senza marchi famosi e senza bisogno di guadagnare 10.000 euro al mese. Lupo

ML ha detto...

Caro Nick e caro Lupo, voi siete come il pupo che non potendo arrivare a prendere l'uva...si allontana affermando che l'uva fa venire il cancro.
lascio a voi le borsette dei marocchini, le magliette made in cina, la ricotta della Lidl e le scarpe di plastica.
Preferisco lavorare, impegnarmi e portare a casa 15.000 o 20.000 euro netti al mese, in quanto 10.000 non sono sufficienti.

SE NON LA PENSATE COSI' QUESTO BLOG NON FA PER VOI...
voi che cercate scuse per le vostre sconfitte..
magari fate anche delle pagine su facebook..come consumare meno, come riciclare la carta igienica usata...ecc ecc
PER FAVORE NON INSEGNATE QUESTE COSE AI VOSTRI FIGLI..
IL MONDO VA AVANTI E CHI SI FERMA E' PERDUTO..LE SCELTE DEL NOSTRO GOVERNO IMPONGONO AL BUON PADRE DI FAMIGLIA SCELTE DIFFICILE E FATICOSE...troppo comodo contestate iphone 5 e gucci..
DOVRESTE VERGOGNARVI DI PENSARLO..

Anonimo ha detto...

Un commento al bellissimo articolo che condivido, anche perché negli Usa ho passato una piccola parte della mia infanzia e ci sono poi tornato altre volte. Ignorantotti spendaccioni (come sostiene un commentatore qui sopra)? Mah, può darsi... ma se si cerca cultura negli Usa si trovano punte molto pronunciate, altro che le capre da noi. Spendono un botto nella ricerca e nelle università e, per quanto stupidi siano, a qualche risultato tutto ciò deve pure condurre.

Per me quello che fa grande l'America è anche quello che la mina: la propensione a sognare e - è inesorabilmente collegato - a rischiare. E' verissimo quello che scrive Rosalita. Preciso anzi che laggiù si esprimono in questo modo: "Un imprenditore per avere successo deve fallire almeno due volte".

Non voglio fare analisi social-politico-pindariche. Credo che se uno si sofferma qualche secondo a meditarci sopra può capire il significato profondo (anche morale) che è contenuto in una simile considerazione; e può capire a quanti anni-luce di distanza si trovi la mentalità italiana. Con tutto ciò che ne consegue sul giudizio, sulle opportunità di successo, sulla formazione, sulle aspettative.

Il rischio può portare alla catastrofe, ma non ci sono sogni realizzabili senza rischi. Chi non lo capisce o non lo accetta è davvero fallito in partenza. C'è però certamente per ogni popolo un rischio massimo e lo attesta la storia medesima: perdere fiducia e non credere più nei sogni. Questo è il declino della cultura, la fine delle iniziative, l'omogeneizzazione nella povertà. Insomma, il fallimento collettivo.

Non credo che agli italiani manchino i geni per essere almeno visionari quanto lo sono gli americani. Ma le condizioni in cui oggi vivono castrano ogni velleità e ogni fantasia. E la proiezione futura è ancora peggio. Si capisce che, per quanto buona possa essere la dotazione biologica di base, alla fine prevarrà l'ignoranza e la ristrettezza mentale. E se uno si sente a disagio e non capisce cosa gli succede intorno, bé ci penserà la tv a fornirgli le spiegazioni del caso. E la rivoluzione? No, prima di uscire per strada si guardano i rigori...

Come si può mai sperare nella ripresa di una nazione dove il popolo è gabbato, l'intelligenza mortificata, dove il sogno è deriso e dove comandano tetri contabili (che - è indiscutibile - portano sfiga solo a guardarli)? E quali nuovi sistemi o quali nuovi uomini possono sostituire la situazione attuale? Io non vedo nulla all'orizzonte; nulla e nessuno che possa rimediare ai pozzi avvelenati per anni e allo sfacelo compiuto negli ultimi mesi.

Per questo me ne sto andando. Non ci sono nemmeno le premesse per vedere una flessione, altro che la "luce" di cui farnetica il presidente Monti. Almeno, Berlusconi le balle le raccontava meglio. Tagliare del tutto non è facile, specie se non si è più giovanissimi. Ma, intanto, come dice Paolo, inizierei dai risparmi. Una fine molto poco romantica di questo mio commento, ma suppongo concreta e, allo stesso tempo, visionaria. Sì, perché così almeno posso ancora sognare un pochino...

Gorby

Anonimo ha detto...

Non voglio entrare nella discussione "consumismo" a tutti i costi o "neo-comunismo" per necessità, volevo solo dare il mio piccolo contributo a quanto detto detto da Rosalita.
Anch'io per lavoro ho contatti con persone all'estero e spesso ci vado anche.
Fuori dall'Italia, ha ragione Rosalita, l'aria è diversa, ma soprattutto la cultura è diversa. La mia percezione, è che la nostra cultura sia incentrata su un credo da mettere in pratica ogni mattina appena ci si alza: "Come faccio a fottere qualcuno oggi?", "Come faccio a dimostrare di essere sempre un po più furbo del mio vicino, collega etc.?"
Ecco questa è la diversità di fondo applicata sempre e comunque nella vita di tutti i giorni in Italia, a qualunque livello. Per tornare a Rosalita il problema non è "non poter fallire ....." ma il fatto che in Italia "fallire" diventa un modo come un altro per poter fare soldi e fottere qualcun altro. Con l'aggravante italiana, che poi tanto non pagherò per i miei misfatti. All'estero questa mentalità non dico che non ci sia del tutto, ma almeno sembra essere molto limitata. Da noi esattamente il contrario. Certo generalizzare o fondare analisi su "percezioni" non è mai corretto ..... però!!!

Saluti e buona giornata
Umberto

paolo m ha detto...

pure a me con 32 anni di cotributi pensionistici e 46 anni suonati mi rode far la valigia ma purtroppo di renate polverini ce ne sono e ce ne saranno tante come tanti formigoni che si stanno magnando il poco che è rimasto ...........

Anonimo ha detto...

Caro Ml, una famiglia con casa di proprietà, risparmi per 200k euro di cui 3/4 in banca tedesca, lui statale con stipendio 1,7 k/mese, lei impiegata tempo indeterminato con stipendio 2,1 k/mese, 1 figlio in età scolare, nonna efficiente in casa ad aiutare nella gestione quotidiana, in quale categoria si colloca? Noi non ci sentiamo tanto sfigati, anche se non ci possiamo permettere gucci e dell'i-phone5 non ce ne frega un cavolo.
Però, a onor del vero, è sufficiente che un giorno l'equilibrio raggiunto venga compromesso da un qualsiasi imprevisto (una malattia, necessità di pagare una scuola privata perchè quella pubblica sta miseramente fallendo la sua mission e cose del genere), che salta tutto.
Ci piacerebbe far parte del Vs. gruppo, ma mi par di capire che siamo comunque fuori dal vs. target.
Una famiglia friulana

Anonimo ha detto...

Rosalita hai fatto un solo errore, quando dici "ok sto sparando a zero"... Mi spiace ma devo correggerti, qla è purtroppo la più spietata quotidianità e la descrizione più precisa e sincera che abbia letto da molto tempo. Sono abituato a viaggiare da anni e quasi ovunque fuori da questo paese percepisci la voglia di fare. In Italia percepisci solo la voglia di scioperare per avere uno stipendio o la voglia di depredare le finanze pubbliche...
È un paese profondamente triste e, se non si risveglia subito, destinato ad un lento inesorabile declino che tutelerà sempre più solo chi le tutele le ha già. In bocca al lupo e magari ci si incontra un giro per il mondo.
A proposito: grazie a Mercato Libero...uno tra i pochissimi blog che da anni seguo perché, appunto, Libero!!! Ed intelligente.
Fabio

Anonimo ha detto...

Caro Paolo (scusa se inizio così anche se non ci conosciamo di persona, ma ti reputo un a brava persona e quasi un amico). A me fa piacere che tu riesca a farti una barca di soldi con il tuo lavoro, veramente, sono contento per te. Ti sbatti come un mulo e ti fai i soldi, è giusto così, se per te questo è il bello della vita, fai bene ad impegnarti per raggiungere questo obiettivo. Però devi capire che nella vita e sulla vita non la pensiamo tutti allo stesso modo. Per me ad esempio sono più importanti altre cose. Sono importanti gli affetti delle persone a cui voglio bene, sono importanti i momenti passati con i miei figli a giocare in giardino, sono importanti le passeggiate che facciamo in montagna insieme, sono importanti i tramonti sui laghi dove le persone a cui interessano le borse di Prada e di Gucci per fortuna non ci arriveranno mai perchè non ne conoscono l'esistenza. Quindi, senza rancore da parte mia (e spero anche da parte tua, anche se ultimamente ti sento molto rancoroso, scusami se te lo dico...) non insultare chi la pensa diversamente da te e soprattutto goditi la vita vera. Se poi fra due anni prenderò una malattia terribile per cui non avrò i soldi per curarmi sai che ti dico? Che non me ne frega un cavolo di niente, io la vita la voglio vivere oggi, voglio godermi il sole che c'è oggi fuori dalla finestra. E se fra 5, 10 20 o 30 anni l'Italia sarà fallita sai che ti dico? Chi se ne frega. Se potrò rimanere qui in Italia rimarrò, continuerò a non comprare borse di Gucci e Prada, continuerò a procurarmi il mangiare come faccio oggi, scalderò la mia casa come faccio oggi, mi vestirò come faccio oggi, e probabilmente avrò ancora più tempo libero di oggi. Se la situazione sarà così degenerata che non potrò più rimanere in Italia me ne andrò e sicuramente faticherò meno di te per cui le borse di Gucci e Prada sono così importanti. Mi dispiace essere così schietto, ma è così. Ripeto: per favore se vuoi rispondere fallo senza insultare. Grazie.
Marco

Anonimo ha detto...

Oggi mi piacerebbe prendere mia figlia, portarla in ufficio, così mentre lei fai i compiti io preparo un offerta a un cliente che lunedì mattina avrà la bella sopresa di trovarla subito in posta, termino una pratica che il titolare stava sollecitando da qualche giorno, rifletto su una progetto per migliorare l'organizzazione dell'ufficio.
Mia figlia se ha bisogno di aiuto mi ha a disposizione, oltrettutto si rende conto che nella vita mamma e papà lavorano e i soldi, possibimente, non si sprecano per l'i-phone visto che non piovono dal cielo.
Il cliente è contento, magari lunedì conferma l'ordine.
Il titolare pure. Cresce un po' il PIL. Io vengo pagata così il carrello della spesa oggi sarà un po' più pieno; crescono un po' i consumi.
Ma poi i miei colleghi diranno che sono una leccaculi, che i titolari si fottano pure, che il sabato si va in giro a divertirsi e non in azienda.
Ecco, questo il clima che respira uno che ha voglia di fare nel settore privato, figurarsi in quello pubblico.
Raffy

Nick ha detto...

Ma come cazzo si permette???
L'ho forse offesa??
Gli unici commenti che si possono mettere ai suoi post sono "bravo,bravissimo,bis"??
Speravo che su siti di economia si potesse dicutere su qualcosa di un po' più serio del "io c'ho l'Iphone e tu no!" ,frasi che si sentivano alle elementari.

Lo Straccione





ML ha detto...

CARA FAMIGLIA FRIULANA..ti accolgo a braccia aperte perchè tu sei consapevole di quello che sta accadendo e credo che piu' di così non si possa pretendere.
Ma ahimè persone come te, consapevoli, ne esistono poche.
io tutti i giorni, con articolo anche provocatori, faccio di tutto per avere come lettori solo gente come voi.
Gli altri li mandiamo da altri blog cattocomunisti o filo berlusconiani corrotti...o ad altri movimenti politici CHE IN ASSOLUTO MI FANNO VOMITARE..

ML ha detto...

marco, io amo le tue stesse cose..non credere. Ma mi stanno antipatici coloro che, ipocriti, in tempo di crisi si rifugiano dietro un tramonto (a proposito....anche un arcobaleno).
Cosa credi che piacciono solo a te...
eppure forse..tu stesso eri fino a qualche anno fa attento ad avere avere avere...
oggi che non puoi...allora sei rivolto all'essere essere ed essere.
IN TEMPI DURI...CI SI IMPEGNA..E IN TEMPI DI BENESSERE CI SI RIPOSA...

voglio solo far capire che questa è una guerra economica che fa cambiare la testa della gente e la porta a dire che i soldi e il benessere non interessano a loro...loro sono per l'AMORE E LA PACE DEL MONDO...

cosa credi...che amore e pace siano valori che non condivido?
dico solo che quando lavori per 8 ore e paghi il 75% di tasse sei uno schiavo e ...che devi far di tutto per uscire da questa situazione in un'italia che ti uccide lentamente.
leggi con attenzione anche l'articolo sul downfishing..e se vuoi chiamami

Anonimo ha detto...

nel titolo hai messo downFISHING, e non capivo!!!
ciao
k. musampa

Claudia ha detto...

grazie per i commenti e grazie paolo x lo spazio che mi hai dato! voglio solo aggiungere...riguardo alla cultura e al consumismo..non sono una fan dell'iphone...anzi, penso che spendere 600 euro per un telefono che si scarica ogni due minuti e dove per selezionare una pagina internet devi avere i polpastrelli di un neonato sia senza senso...ma è proprio per questo che ammiro gli americani! perchè riescono a venderti quella cosa a 600 euro, e lo hanno fatto in un periodo di crisi mondiale...perchè a san francisco c'è una strada piena di tornanti che in italia sarebbe l'incubo degli automobilisti e lì viene trasformata in un'attrazione d afotografare. qua abbiamo pompei e la lasciamo cadere a pezzi. ciao a tutti!!Rosalita

angelo pegli ha detto...

Ero entrato per scrivere che Carbone continua a dire cose anche in gran parte interessanti, ma per scrivere le quali nn e' necessario essere usciti dal'adolescenza,da' dei coglioni a quelli che suggeriscono di uscire dall'euro, e lo motiva col fatto che l'euro e' piu' stabile della lira...mah.non e' cosi' fuori tema che lo riporto qua...qualcuno lo vorrebbe ministro delle finanze,e spiega che la moneta dev'essere una riserva di valore...ma se ha fiducia nell'euro, allora deve averla anche nella lira e di piu'...a parte che la teoria lo fa vaneggiare, perche' mentre tutti creano dal nulla,bisogna difendersi, la moneta riserva di valore semmai sara' un paniere di piu' monete,ci stanno lavorando.Ma sono colpito positivamente dal commento di Gorby, lo faro' leggere a mia moglie.

LeftyX ha detto...

Tutto il mondo è paese.
Vivo in Uk da ormai 3 anni e leggo/sento dire le stesse cose che si sentono in Italia.
I politici rubano, sono una casta,saremo tutti più poveri blah blah blah.
In Ticino ci ho lavorato un bel po' e conosco la mentalità.
L'unica cosa cosa che apprezzo della svizzera è il meccanismo di democrazia diretta...che non è poco.
Per il resto gli svizzeri sono xenofobi anti-italiani riciclatori di denaro.
Ci chiamano terroni (anche se siamo nati e vissuti a Fino Mornasco) e ci detestano per le stesse cose per cui noi stessi ci detestiamo...salvo poi comprtarsi esattamente come noi.
Se la qualità di vita si misura in quante tasse paghi allora si,la Svizzera è il più bel paese del mondo.
Ci sono cose positive e negative in ogni luogo.
L'italiano sarà sempre italiano (come mentalità) in Svizzera,USA o Uk.
Vivrà tra italiani,criticherà il paese ospitante e farà le furbate che faceva nel bel paese.

Alberto

ML ha detto...

ALBERTO...se tu pensi che questa italia sia la stessa di qualche anno fa..continua a pensare così...

noi no e ne siamo felici
le tue cazzatre sui paesi mi fanno veramente ridere